A Roma

Compagnia Excursus con i lavori di Ricky Bonavita, Valerio De Vita, Stefano Fardelli, Marianna Giorgi e Benedetta Capanna.

Dal 22 . 11 . 2014 al 23 . 11 . 2014

Roma - Teatro Greco, Via Ruggiero Leoncavallo 10

Nel 1994 il coreografo Ricky Bonavita e il danzatore Theodor Rawyler danno il via ad un progetto che prende il nome di Compagnia Excursus, compagnia d’autore tipica di quegli anni. Attraverso progetti e spettacoli la compagnia ha trovato una propria identità nella danza contemporanea attraverso la produzione di spettacoli e progetti di inclusione ed integrazione realizzati nell’ambito della danza sociale. Sempre più in questi ultimi anni la compagnia ha accolto nella propria progettualità anche artisti e coreografi emergenti, talenti da accompagnare nel proprio percorso creativo e produttivo, riconoscendo a quella next-generation l’urgenza di creare e condividere una propria visione del presente.

Questa nuova progettualità della Compagnia Excursus si riflette negli spettacoli proposti il 22 e il 23 novembre al Teatro Greco di Roma.

La prima serata, sabato 22 novembre, è dedicata al repertorio recente di Ricky Bonavita. In scena Latest dances, una suite degli ultimi lavori di Bonavita, “un’occasione per riunirsi e danzare, per condividere la gioia del proprio lavoro, del tempo passato insieme, dei sentieri intrecciati, della maturazione – scrive il coreografo. Lo spettacolo è “una celebrazione dei legami sottili, leggeri, fragili ma anche durevoli, profondi, sospesi, ritrovati”. In scena Enrica Felici, Francesca Schipani, Valerio De Vita, Yari Molinari e lo stesso Ricky Bonavita.

La seconda serata, domenica 23 novembre, accoglie i lavori di quattro autori Valerio De Vita, Stefano Fardelli, Marianna Giorgi e Benedetta Capanna.

Apre Valerio De Vita anche interprete assieme a Emiliano Perazzini di SCONTRinCONTRI, un duetto tra danzatori, due figure inconciliabili eppure simili.

Svarupa – vyakta è il titolo dell’assolo creato e interpretato da Stefano Fardelli. Scrive l’autore:Svarupa – vyakta significa “il Se” e trae ispirazione da un mio viaggio in India. L’impostazione scenica è essenziale: un danzatore, 5 palloncini. La coreografia si fonda sulla dialettica tra il danzatore e i 5 palloncini, che rappresentano la proiezione del “Se”. L’immagine che mi ha suggerito questa coreografia è nata a Varanasi, su una sponda del fiume Gange. Ero seduto per osservare l’atmosfera che mi circondava. L’umidità creava una sorta di nebbia e il color bianco del cielo si confondeva con l’orizzonte. Dall’altra parte del fiume c’era solo deserto e la sabbia sembrava finire nel vuoto, dandomi la sensazione di galleggiare sulle nuvole”.

Segue Happy B – Day Mr. Johnny un assolo di e con Marianna Giorgi che “parla del giorno del non compleanno. Un giorno che non esiste nella memoria di una data fissata, quanto sulla pelle di chi sa ricordare”.

Chiude lo spettacolo DANZE ROTTE – nella bolla di Pasolini di Benedetta Capanna. Scrive l’autrice: “Roma, tra l’esclusività e l’esclusione, città che prima ti acclama e poi ti abbandona, è il luogo ideale per dare senso alla propria ardente solitudine… Danze rotte sono le giornate che trascorro nella piccola grande città, dove tutto sembra spezzettarsi,  perdere senso e sviluppo, dove anche i sogni sono ad intermittenza, dove le relazioni non hanno capo ne coda, dove le parole si spezzano in continuazione perdendo il loro suono, il loro stesso stupore divertito nel rivelarsi, il loro rincorrersi a volte goliardiche a volte poetiche. Ho la sensazione di camminare senza arrivare mai”.

Nelle foto: 1. DANZE ROTTE – nella bolla di Pasolini di Benedetta Capanna; 2.  Svarupa – vyakta di Stefano Fardelli; 3. Valerio De Vita SCONTRinCONTRI; 4. Compagnia Excursus Latest dances Ricky Bonavita.

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