Lo spettacolo di addio al palcoscenico di Sylvie Guillem partirà da Modena
Life in Progress. Questo il titolo dello spettacolo con cui Sylvie Guillem darà l’addio alla scene. Il tour mondiale dello spettacolo partirà da Teatro Comunale di Modena il 31 marzo 2015, sarà al Sadler’s Wells di Londra a maggio e si chiuderà a Tokyo a dicembre 2015. “Dopo 39 anni di pratica, ho deciso di fare il mio ultimo inchino – ha affermato la Guillem - Ho amato ogni minuto di questi 39 anni e oggi ne godo ancora allo stesso modo. Dunque perché smettere? Molto semplice: perché voglio fermarmi mentre sono ancora felice di fare quello che faccio con orgoglio e passione”.
Si terrà al Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena il 31 marzo 2015, nel contesto della stagione di balletto, la prima mondiale di Life in Progress, lo spettacolo col quale Sylvie Guillem darà l’addio alla scene. Un momento storico nella carriera di una delle più grandi ballerine di tutti i tempi che al Teatro Comunale ha presentato in anni recenti i suoi ultimi spettacoli, fra i quali 6000 miles away, a Modena nel 2012 in prima italiana (in seguito premiato con il Leone d’Oro alla Carriera della Biennale Danza di Venezia), e PUSH, nel 2006, sempre in prima italiana.
Dopo una carriera senza precedenti vissuta lungo quasi 35 anni di successi, sia nel campo del balletto classico che della danza contemporanea, Sylvie Guillem ha presentato lo scorso 4 novembre 2014 in conferenza stampa il suo ultimo programma insieme al Sadler’s Wells di Londra dov’è artista associato dal 2006. Per questo speciale progetto, in cartellone a Londra dal 26 al 31 maggio 2015, la ballerina interpreterà sia lavori esistenti che nuovi, firmati dai coreografi che hanno maggiormente influenzato la sua recente carriera in ambito contemporaneo. Life in Progress, inizierà a Modena un tour mondiale che si concluderà a Tokyo a dicembre 2015.
Life in Progress sarà l’ultima opportunità di vedere l’artista danzare su un palcoscenico. Per l’occasione Sylvie Guillem interpreta due nuovi lavori fra i quali un a solo di Akram Khan, coreografo associato del Sadler’s Wells, e un passo a due con la ballerina del Teatro alla Scala Emanuela Montanari. Il nuovo duetto è firmato dal coreografo Russell Maliphant con le luci di Michael Hulls, entrambi artisti associati del teatro e già collaboratori di Sylvie Guillem in occasione dello spettacolo PUSH.
Il programma comprende anche il solo Bye che Mats Ek ha creato per la ballerina e da lei già interpretato quale parte dello spettacolo 6000 miles away. Nella stessa occasione si vedrà anche Duo di William Forsythe, del 1996, danzato da due interpreti maschili.
Danzatrice famosa in tutto il mondo grazie ad una lunga carriera svolta al Balletto dell’Opéra di Parigi, al Royal Ballet e al Tokyo Ballet, Sylvie Guillem ha interpretato alcuni ruoli chiave in lavori firmati da Kenneth MacMillan, Maurice Béjart, Frederick Ashton, William Forsythe e Mats Ek. Si è inoltre distinta come danzatrice in contesto contemporaneo interpretando successi come PUSH, Sacred Monsters e 6000 miles away.
“Fu con un incredibile scivolone che feci il mio primo inchino, 39 anni fa… Alla scuola del balletto dell’Opéra di Parigi – racconta la Sylvie Guillem. “Tutti gli studenti (soprannominati ‘piccoli sorci’) dovevano inchinarsi davanti ai ballerini professionisti e agli insegnanti come segno di rispetto. I ballerini avevano sempre quest’aria solenne e distaccata, e quando andavamo di fretta sembrava che sbucassero fuori dal nulla costringendoci a bloccarci con delle gran scivolate per fargli l’inchino. Il vecchissimo pavimento, tirato a cera e diventato sempre più lisco a causa delle scivolate di generazioni di studenti, rendeva questo compito piuttosto pericoloso. A tutta velocità, cercavamo di mantenere per almeno mezzo secondo il nostro inchino: una flessione con le braccia allungate verso il basso a formare una V, i palmi rivolti a terra, un piede puntato dietro la gamba d’appoggio. Fatto questo, ripartivamo, ‘trottando’ verso la classe successiva. Questi traballanti segni di rispetto erano tutto tranne che graziosi, ma per noi volevano dire ‘Missione compiuta’”!
“Dopo 39 anni di pratica, ho deciso di fare il mio ultimo inchino. Il prossimo anno, nel 2015, farò il mio ultimo tour come ballerina, con una nuovissima produzione pensata per dire addio, con gratitudine e con enorme emozione. Presenterò nuovi lavori di Akram Khan e Russell Maliphant, oltre a due brani di Mats Ek e William Forsythe.
Ho amato ogni minuto di questi 39 anni e oggi ne godo ancora allo stesso modo. Dunque perché smettere? Molto semplice: perché voglio fermarmi mentre sono ancora felice di fare quello che faccio con orgoglio e passione. Inoltre… ho un amico, un agente segreto, al quale ho dato ‘licenzia di uccidere’ nel caso provassi a continuare a danzare più a lungo del dovuto! E francamente, mi piacerebbe risparmiargli questo compito.
Ho iniziato bloccandomi con uno scivolone, mi sono imbarcata in un viaggio entusiasmante, ora sto per cambiare direzione. Questa è una ‘Life in Progress’, una vita in corso. La mia.”