Nelle Marche

A Senigallia l’anteprima di Romeo y Julieta tango di Luciano Padovani per la Compagnia Naturalis Labor

31 . 10 . 2014

21:00

Senigallia (AN) - Teatro La Fenice

Il dramma d’amore shakespeariano per antonomasia diventa un tango: Romeo y Julieta tango della Compagnia Naturalis Labor con le coreografie e la regia di Luciano Padovani è in anteprima nazionale al Teatro La Fenice di Senigallia venerdì 31 ottobre, primo dei quattro appuntamenti con la danza proposti dall’AMAT nel cartellone realizzato con il Comune in collaborazione con la Compagnia della Rancia.

Romeo y Julieta tango è un racconto in chiave sudamerciana della storia di tutte le storie d’amore. I dieci danzatori/tangueri in scena sono sostenuti dalla musica dei maestri del genere interpretata dal vivo dal Tango Spleen Cuarteto. Verona o Buenos Aires? Il balcone di Julieta è all’incrocio di strade tumultuose, i suoni e gli odori sono quelli dei barrios di Buenos Aires. Romeo e Giulietta diventano così sintesi dell’abbandono totale della donna nell’abbraccio dell’uomo, paradigma del tango con il loro amore ostacolato e impossibile.

Creata nel 1988 da Luciano Padovani e Francesca Mosele, la compagnia vicentina Naturalis Labor svolge un continuativo lavoro di ricerca sulla danza contemporanea, sul tango e sui nuovi linguaggi dell’arte. I suoi spettacoli sono stati prodotti ed hanno debuttato in teatri, festival o rassegne di importanza nazionale ed europea. Dopo alcune esperienze di teatro e mimo, Padovani si forma nella danza con Carolyn Carlson a Venezia e prosegue poi a Parigi con Robert Kovich, Peter Goss, Larrio Ekson, Domenique Petit, Ruth Burnes. Rientrato in Italia, studia a Milano, Roma, Reggio Emilia. Lavora come danzatore alla Scala di Milano per molti anni, nella compagnia di danza contemporanea di Susanna Beltrami ed in seguito in diversi enti lirici e in altre compagnie di danza italiane prima di nel 1988 Naturalis Labor. Il codice gestuale di Padovani si avvicina molto alla danza belga. Nel 2005, complice la sua passione per il tango, inizia così un nuovo percorso tra la danza e il tango che lo porterà a creare (con la coproduzione del festival Oriente Occidente), La Catedral. Un percorso coreografico che avvicina la contact dance al tango milonguero, una particolarità che ha reso unico il suo lavoro sul tango. 

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