A Roma

DaCru Dance Company con Kaze Mononoke all’Ara Pacis

20 . 11 . 2014

21.30

Roma - Museo dell'Ara Pacis, Lungotevere in Augusta (angolo via Tomacelli)

From Tokyo to Rome: Ara Pacis Project, questo il titolo degli appuntamenti con la danza nell’inusuale e prestigiosa cornice del Museo dell’Ara Pacis a Roma, proposti dalla compagnia DaCru Dance Company nell’ambito di una iniziativa di Roma Capitale.

Il 20 e 30 novembre 2014 la compagnia propone nel Museo Kaze Mononoke, un lavoro firmato da Marisa Ragazzo e Omid Ighani, due autori fra i primi ad iniziare un vero e proprio percorso di hip hop theatre, due maestri che hanno saputo coniare uno stile hip hop assolutamente originale e riconoscibile.

Con una danza poetica, frutto di una sorprendente contaminazione tra danza contemporanea, house, jazz rock, breaking e linguaggi artistici innovativi, Kaze Mononoke racconta l’hanami, la tradizionale usanza giapponese di godere della bellezza della fioritura primaverile dei ciliegi, i Sakura.

Uno spettacolo originale, poetico e lieve, i cui protagonisti sono il vento, Kaze, che tutto modifica, e i petali che, cadendo al suolo con una velocità di 5 cm al secondo, diventano, per la brevità della loro esistenza, per la delicatezza e il loro colore pallido, simbolo di fragilità e di bellezza estrema.

Kaze Mononoke è un racconto poetico in cui i danzatori, “carezzati da una brezza costante, mutano se stessi rapidamente e continuamente, perché questo fa il vento, spinge qualsiasi cosa al movimento, anche i sentimenti e gli umori”.

In scena Samar Khorwash, anche autore delle immagini che accompagnano lo spettacolo, Paolo Ricotta, Serena Stefani, Claudia Taloni, Afshin Varjavandi e Tiziano Vecchi.

Scrivono gli autori:
5cm al secondo è la velocità con cui i petali di ciliegio cadono al suolo.
La delicatezza, il colore pallido e la brevità della loro esistenza sono simbolo di fragilità e al contempo di bellezza estrema. A Tokyo, tra la fine di marzo e gli inizi di aprile, si festeggia l’hanami, la contemplazione dei sakura. La fioritura dei ciliegi incanta gli umani che, estasiati, si lasciano cadere addosso i fragili petali spinti dal vento.  Un incanto da vivere. Un racconto poetico e lieve che i danzatori scrivono sulla scena dove, carezzati da una brezza costante, mutano se stessi rapidamente e continuamente, perché questo fa il vento, spinge qualsiasi cosa al movimento, anche i sentimenti e gli umori.

In scena Samar Khorwash, Paolo Ricotta, Serena Stefani, Claudia Taloni, Afshin Varjavandi e Tiziano Vecchi.

Il progetto dalla compagnia DaCru Dance Company all’Ara Pacis, è parte di una iniziativa di Roma Capitale attivata attraverso la partecipata Zètema Progetto Cultura attraverso un bando per la selezione di progetti di animazione culturale e spettacolo dal vivo da realizzarsi presso i Musei Civici e alcuni Spazi Culturali di Roma Capitale nel periodo estivo e autunnale.

Lo spettacolo è a ingresso gratuito.

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