Sammarco (NCD): la candidatura del Commissario a direttore dell’Accademia di danza è inopportuna. C’e’ conflitto interessi. Il ministro intervenga.
Con un’interrogazione parlamentare al Ministro Giannini, l’on. Gianni Sammarco ha espresso dubbi sull’opportunità della candidatura del Commissario Carioti a direttore dell’Accademia nazionale di danza. “Il Commissario Carioti deve varare un regolamento sui requisiti dei candidati alla direzione e chi fa le regole deve astenersi dal candidarsi”. Per Sammarco “l’istituto ha bisogno di una professionalità esperta nel settore specifico della danza che ne prenda le redini per rilanciarla dopo i disastri della precedente gestione. Il Commissario è un musicista, non un tecnico del settore danza”.
Sono passati pochissimi giorni dall’annuncio che entro la fine del Commissariamento, ossia entro il 31 ottobre 2014, l’Accademia nazionale di danza avrà un nuovo direttore regolarmente eletto. Come facilmente prevedibile la poltrona fa gola a molti. C’è chi vorrebbe una indubbia professionalità del mondo della danza al di fuori dell’Accademia stessa, chi suggerisce di indire un pubblico concorso, aperto a personalità nazionali e internazionali, che valuti in primo luogo i meriti artistici. Sono queste tuttavia delle ipotesi che contrastano con lo statuto dell’Accademia e con il Dpr 132/2003 a cui lo statuto dell’Accademia fa riferimento, che stabilisce che il direttore dell’Accademia deve essere individuato tra i docenti, anche di altre istituzioni, in possesso di particolari requisiti di comprovata professionalità. In sostanza possono candidarsi al ruolo di Direttore tutti i docenti di ruolo dell’Accademia nazionale di danza o i docenti sempre di ruolo di istituzioni analoghe, dai Conservatori alle altre Accademie. Ad eleggere il nuovo direttore sarà il Collegio dei docenti.
La corsa alla direzione è dunque un fatto tutto interno all’Accademia, come del resto avviene in tutte le Università pubbliche italiane, e, per legge, la possibilità di candidarsi a direttore si estende solo ai professori di ruolo di Conservatori e Accademie, ossia a personalità che con la danza poco o nulla hanno a che fare.
Tra i possibili candidati anche l’attuale Commissario dell’Accademia, Bruno Carioti, una candidatura questa spalleggiata da alcuni docenti dell’Accademia e invisa da altri che caldeggiano invece dei docenti di materie tecniche dell’Accademia stessa. Ad esprimere dubbi sull’opportunità della candidatura di Carioti anche Gianfranco Sammarco, deputato del Nuovo Centrodestra, che ha rivolto ieri al Ministro della Pubblica Istruzione Giannini un’interrogazione parlamentare proprio su questo argomento.
“Desideriamo richiamare all’attenzione del Ministro Giannini l’inopportunità della paventata candidatura a direttore dell’Accademia Nazionale di Danza dell’attuale Commissario Carioti – afferma Gianfranco Sammarco in un comunicato stampa che affianca l’interrogazione parlamentare – L’istituto ha bisogno di una professionalità esperta nel settore specifico della danza che ne prenda le redini per rilanciarla dopo i disastri della precedente gestione. Il Commissario, invece, possiede encomiabili e prestigiose competenze nel settore musicale”.
“Siamo di fronte, inoltre, – continua Sammarco – a un palese conflitto di interessi: le gestioni commissariali sono per legge temporanee perché l’eventuale Commissario opera in regime di controllo assoluto. Nel caso specifico, il Commissario Carioti deve varare un regolamento (omesso dalla precedente gestione) relativo in particolare ai requisiti dei candidati alla direzione. Appare chiaro che chi fa le regole deve astenersi dal candidarsi. Si corre il rischio di indurre il sospetto di manipolazione”.
“Infine – conclude Sammarco – vanno rilevate alcune carenze fondamentali della gestione commissariale: non sono state risolte le tensioni tra l’Accademia e la Fondazione, che a essa fa capo, anzi si sono acuite. Tant’è che la Fondazione Accademia Nazionale di Danza ha ottenuto dalla Corte di Appello di Roma lo sfratto di un pezzo della sede storica dell’Accademia (già carente di aule) perché non sono stati versati numerosi canoni d’affitto”.
Francesca Bernabini
10/10/2014
In Allegato il testo integrale dell’interrogazione parlamentare.