2 agosto: in Piazza Maggiore Concerto di musica e danza per le vittime della strage di Bologna con le coreografie di Francesco Nappa.
Dopo anni di assenza, la danza torna il 2 agosto in Piazza Maggiore a Bologna. Francesco Nappa firma le coreografie delle nuove partiture vincitrici del Concorso di composizione musicale 2 agosto nato nel 1994 per volontà dell’Associazione familiari delle vittime della strage eseguite dal vivo dall’Orchestra del Comunale di Bologna. Completano il programma due nuovi lavori commissionati dal concorso. In scena 8 ballerini campani della Compagnia Körper di Gennaro Cimmino. Il Concerto è a ingresso gratuito.
Il 2 agosto del 1980 alle 10.25, nella stazione di Bologna, si verifica quello che ad oggi è considerato uno dei più gravi attentati terroristici avvenuti in Italia. Una bomba, contenuta in una valigetta abbandonata, esplode causando la morte di 85 persone e il ferimento o la mutilazione di oltre 200.
Domani, 2 agosto 2016, nel giorno in cui ricorre l’anniversario di quel tragico evento, la danza del coreografo Francesco Nappa andrà in scena proprio a Bologna, in Piazza Maggiore, per non dimenticare e per rendere omaggio alle vittime e alle loro famiglie in una nazione che, oggi più che mai, teme il ripetersi di un così assurdo atto disumano.
Tutto comincia con il Concorso di composizione musicale 2 agosto, un concorso nato nel 1994 per volontà dell’Associazione familiari delle vittime della strage alla Stazione di Bologna con l’intento non solo di tener viva la memoria delle vittime, ma anche di rispondere alla violenza con la creatività dell’arte e della musica. Il tema di quest’ultima edizione del Concorso era, per la prima volta dalla sua istituzione, la creazione di una composizione adatta ad illustrare una scena di balletto. La giuria che ha selezionato i vincitori lo scorso giugno era presieduta da Nicola Sani ed era composta da Günay Mirzayeva, Girolamo Deraco e Francesco Nappa. Una volta decretato il trittico delle creazioni vincitrici, si è passato il testimone proprio a Francesco Nappa per creare delle coreografie che potessero sposare e interpretare le tre partiture vincitrici del concorso: Sincretesi di Alessio Manega, Quattro fauni in fuga dal tempo di Giuseppe Ricotta e Le grillage di Matthieu Lechowski.
Carta bianca per il coreografo napoletano tanto per la chiave di lettura e lo stile, quanto per la scelta dei danzatori che inevitabilmente è ricaduta su giovani performer della sua città: Napoli. E’ infatti stata indetta a Napoli un’audizione negli spazi del Centro Coreografico Korper di Gennaro Cimmino, considerato tra i maggiori mecenati della danza in Campania, e a presentarsi sono stati ben 80 ballerini tra uomini e donne. La scelta è caduta su 8 elementi, 4 donne e 4 quattro uomini che in sala prove hanno dimostrato una versatilità tale da essere in grado di apparire oltremodo simili in alcuni momenti in cui è richiesta l’uniformità del gesto e assolutamente diversi per caratteristiche di qualità del movimento e interpretazione laddove invece il coreografo gioca sulle capacità di ognuno tra passi a due e assoli. Questi i loro nomi: Nietta Dalmini, Alessia Di Maio, Giulia Insinna, Sara Lupoli, Aniello Giglio, Antonino Grasso, Nicolas Grimaldi Capitello e Christian Pellino.
I brani coreografici che andranno in scena domani a Piazza Maggiore a Bologna, saranno cinque: tre sono stati costruiti da Francesco Nappa sulle partiture vincitrici del Concorso 2 agosto, e altri due sono stati composti, sempre da Nappa, su partiture appositamente commissionate dal Concorso: Di morsi e rimorsi di Francesco Maggio che aprirà la serata, e Risveglio, un progetto di Francesco Nappa, Luca Centola, Simona Spinella e Fabrizio Festa (quest’ultimo direttore artistico di tutta la manifestazione), con le musiche composte da Antonio Colangelo, Manuel Tricarico e Gianpaolo Cassano. Le partiture saranno eseguite dal vivo dall’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna diretta da Alessandro Cadario.
Osservando le prove si questo evento scopriamo che la chiave coreografica di Francesco Nappa oscilla dall’essere narrativa, come ad esempio nella creazione che racconta di naufraghi e tragedie, all’essere astratta in quella che invece è un vero capolavoro di stile e tecnica tra passi a due romantici e serpentiformi, assoli felini e momenti d’insieme vorticosi e acrobatici. Una danza oltremodo ricca di elementi tecnici la cui difficoltà richiede una grande preparazione degli interpreti, perché caratterizzata dalla velocità, dal sincrono e dalla precisione in una continua esibizione di gambe alte, salti e fluidità del gesto.
La forza e l’impeto dello stile di Nappa sa dare spazio anche alla suggestione, ad una magia illusionistica che punta a suscitare stati d’animo contrastanti, come la pace e l’ansia che si rincorrono nel pezzo in cui i danzatori interagiscono con un enorme tappeto/coperta che lo stesso coreografo ha creato unendo tra loro centinaia di shopper in plastica fino a ricoprire una superficie di 10 m per 9. Nasconde, protegge, soffoca, ostacola, colora, oscura la coperta diventa di volta in volta qualcosa di diverso: sembra un’onda, ma anche vento, pavimento, ma anche cielo dimostrando un utilizzo intelligente e creativo dell’oggetto scenico mai fine a se stesso.
Un eccellente artista napoletano reduce da numerosi successi come ballerino e coreografo tanto in patria quanto in giro per il mondo – si pensi ad esempio alle collaborazioni con il Royal Danish Ballet di Copenhagen o al Nederlands Dans Theater e a Les Ballets de Monte Carlo – che ha deciso di dare vita a queste creazioni per la commemorazione della strage di Bologna ritornando nella sua terra, scegliendo performer napoletani e avvalendosi della co-produzione di Gennaro Cimmino e della messa a disposizione degli spazi del suo centro per le prove. Un ritorno in patria che ha suscitato in lui una vena creativa forte ed esplosiva, caratterizzata da nuove dinamiche e incastri vorticosi al limite dell’acrobatico, una danza, quella di Nappa, che da sempre si distingue per il carattere fortemente fisico, animale, e che richiede sempre agli interpreti un livello tecnico altissimo.
L’auspicio è che, dopo la messa in scena di domani sera nella città ferita dal terrorismo ormai 36 anni fa, Francesco Nappa possa portare proprio a Napoli questi suoi nuovi lavori così eterogenei e suggestivi ricreando la connessione con il suo pubblico così come accadde al Teatro San Carlo con il suo ultimo lavoro Eduardo, artefice magico successo di critica e botteghino.
Manuela Barbato
1/08/2016
Foto: 1. Francesco Nappa e i danzatori dello spettacolo 2 agosto in Piazza Maggiore a Bologna; 2.-3. la giuria dell’edizione 2016 del Concorso di composizione musicale 2 agosto; 3. i danzatori in un momento di relax durante le prove con l’Orchestra al Teatro Comunale di Bologna; 4. Francesco Nappa.