Roma Dance Contest
In Italia ci sono tante ottime scuole di danza. Alcune di queste si sono confrontate ieri, 9 febbraio 2014, al Roma Dance Contest al Teatro Orione.
E’ da tempo che sostengo che sul nostro territorio ci sono ottime scuole di danza private. Capiamoci subito. Non parlo solo di scuole che riescono a formare dei professionisti della danza, scuole professionali non tanto nella denominazione ma nei contenuti. Parlo anche di scuole che fanno bene il loro lavoro e che portano in scena un lavoro pulito tecnicamente, appropriato all’età dei ragazzi, musicale e con allievi in un ottimo assieme.
Una ulteriore dimostrazione l’ho avuta ieri sera al concorso Roma Dance Contest, manifestazione ben organizzata da Teresita del Vecchio, a cui ho preso parte come giurata assieme a Bill Goodson, Paola Jorio e Liliana Cosi. In questo concorso erano presenti sia vere e proprie scuole private ad indirizzo professionale che si sono distinte per l’ottima preparazione data ai loro ragazzi, dei veri e propri piccoli danzatori in erba, sia scuole che hanno presentato lavori ben costruiti, curati tecnicamente anche quando gli allievi non erano particolarmente dotati.
Tra le scuole che a mio avviso meritano un plauso speciale in quanto hanno portato ottimi lavori e allievi ben preparati in tutte le coreografie portate in scena, spiccano a mio personale avviso Accademia Veneta di danza e balletto di Spinea (VE) diretta da Clara Santoni, Dance Studio di Faenza diretto da Luna Ronchi e Academy asd Libertas di Pavia diretta da Marilina Piemontese.
L’Accademia Veneta di danza e balletto diretta da Clara Santoni ha dimostrato di essere un scuola ad indirizzo professionale nel vero senso del termine. Nella sezione classico ha presentato un numero considerevole di solisti, tutti con ottime doti, un’ottima preparazione tecnica, sicurezza da vendere e straordinarie capacità interpretative: fantastici Emma Mardegan, Edoardo Sartori (un delizioso Gentiluomo), Letizia Garbin, Lisa Visentin, Angelica Luise; tra i più grandi convincono Diletta Filippetto e Maria Teresa Brunello nel duo Gourmandies e Carlotta Costantini con una variazione da Giselle interpretata con sicurezza. Sono questi allievi che non avrebbero difficoltà a inserirsi nelle scuole di danza delle nostre fondazioni liriche e non solo.
Il Dance Studio diretto da Luna Ronchi è una scuola che dimostra di saper preparare ottimamente i suoi allievi sia nel classico che nel contemporaneo. Al concorso la scuola ha presentato la piccola e deliziosa Francesca Morini, il delizioso Tamburino Giovanni Liverani, il sicuro Amorino Diletta Savini. Nel moderno segnalo gli assoli di Elisa Bigoni e di Giulia Maretti , quest’ultima con un’ottima interpretazione di Figaro, un lavoro con coreografia di Martina Rizzitelli. Tra le allieve più grandi di questa scuola è distinta Giada Zanotti, più che convincente sia nel classico che nel contemporaneo. Ben coreografati anche i lavori di gruppo portati sul palco dal Dance Studio: una entusiasmante suite dal balletto Napoli rivisitata da Luna Ronchi e Simone Lolli e, nel contemporaneo, i brani Old Fashion firmato da Martina La Ragione e App firmato da Martina Rizzitelli. Sempre dal Dance Studio Luna Ronchi proviene anche Lorenzo Cimerelli, un diciottenne che ha magistralmente interpretato l’assolo Iago da lui stesso coreografato, forse uno dei brani più interessanti di tutta la serata.
Non punta sulla bravura del singolo elemento ma sull’assieme il lavoro della scuola Academy asd Libertas diretta da Marilina Piemontese, che ha presentato Venticello e Inverno, due lavori eleganti e tecnicamente puliti che utilizzano la danza classica, interpretati con grazia dalle allieve, e il duo Preludio, ben eseguito da Martina Calzavacca e Eleonora Piron.
Oltre a loro altre scuole hanno presentato lavori idonei alla preparazione dei loro allievi. Tra queste il Centro artistico di balletto di Tolfa diretto da Marilena Ravaioli che ha proposto coreografie adatte ai piccoli interpreti tra cui spicca il duo La bambola e il mino, una coreografia ben interpretata da Roberto Carminelli e Ilaria Graziani e il centro B-D project di Federica Angelozzi e Sabatino D’Eustacchio di Roseto degli Abruzzi con un gruppo hip hop di piccolini in Smiling, con i solisti Elisa De Martis e il bravo Antonio Colleluori, e con l’ottima coreografia di gruppo che replica il nome della scuola, B-Dance project.
Personalmente ho anche apprezzato alcuni lavori portati in scena dalle seguenti scuole: Passo dopo passo di Ladispoli con il duo Dispettosamente loro di Loredana Mantini interpretata da Ilaria Monti e Angela Cianfarini, la scuola Gymnasium di Colleferro diretta da Annamaria Colombaretti con l’intenso brano di gruppo So close e con il solo I found you interpretato da Elisa Fraiegari, Talent’s Dance di Corridonia diretta da Lara Carelli con Insight, solo interpretato da Johara Castellucci, e con la più che convincente coreografia Searching, la scuola Asd Talent art Factory di Civitavecchia con un delizioso In the shirt firmato da Cristina Belletti, Universo Danza 2 di Pomezia con Tourning Page di Carolina Varela e la scuola Art et Ballet di San Prisco diretta da Patrizia Di Matteo con Dies Irae.
Quando mi riferisco a brani coreografici ideati per valorizzare gli allievi, penso anche alle coreografie Scugnizzi e Vieni via con me portate in scena dalla scuola Roma Danza diretta da Manuela Verna o all’interpretazione degli allievi della scuola 100% danza di Artena con Rolli it up di Carlotta Bilato.
Decisamente coinvolgenti anche i lavori portati in scena per la sezione danze di carattere, popolari e folcloristiche. In questa sezione si è distinta la Scuola Tersicore centro professionale di danza di Napoli diretta da Firmina Lupoli con due lavori firmati da Paola Scelzo: una coreografia di danze di carattere spagnole interpretata con grinta dalle allieve e una coreografia che vedeva in scena dei piccoli e deliziosi marinai. Sempre in questa sezione si è fatto notare Agostino Dutto della scuola D.A.M. di Torino.
Volutamente in questo articolo ho omesso le classifiche. A mio avviso infatti il valore dei concorsi di danza non è l’aver o meno ottenuto un posto su un podio. I concorsi hanno altre finalità ben più importanti. Ne segnalo due. La prima (e forse più ovvia) è offrire agli allievi opportunità di formazione (tante le borse di studio assegnate in questo concorso). La seconda (forse meno ovvia almeno ad alcuni, ma a mio avviso molto più importante) è offrire ad allievi, insegnanti e genitori, delle opportunità per confrontarsi in modo sano. Per bambini e ragazzi uscire dalle rassicuranti mura della propria scuola e condividere un’esperienza sul palco con altri bambini e ragazzi è un’opportunità preziosa per crescere. E questa , a mio avviso, lo è stata.
Francesca Bernabini
10/2/2014
Le foto sono state scattate durante il Concorso da Luca Di Bartolo