Adrien M & Claire B al Romaeuropa Festival 2016 con Cinématique
Dal 19 . 10 . 2016 al 23 . 10 . 2016
Roma - Teatro Vascello, Via Giacinto Carini 78
Torna in Italia la sfida tecnologica e artistica di Adrien Modot e Claire Bardainne. Il duo, noto come Adrien M & Claire B, propone dal 19 al 23 ottobre 2016, al Teatro Vascello di Roma nell’ambito del Romaeuropa Festival, lo spettacolo Cinématique, dimostrando ancora una volta che il mondo digitale può donare poesia e ricercatezza alle performance di danza. L’opera, già premiata nel 2009 nella competizione internazionale di danza e nuova tecnologia all’interno del Festival des Bains Numériques in Francia, si presenta nella sua versione rivisitata nel 2015.
Lo “scienziato giocoliere” Adrien Modot e Claire Bardainne, scenografa e designer, sono due artisti di Lione impegnati fin dal 2004 a creare performance che combinano mondi digitali e reali. Il loro intento è mettere il corpo umano al centro di ricerche creative che coinvolgono strumenti tecnologici in grado di arricchire le performance di elementi visuali astratti. I software scelti in proposito sono in grado di realizzare animazioni grafiche che vengono combinate con i movimenti fisici dei ballerini, assecondando la creatività del performer e del regista, e rispondendo alle necessità sceniche e coreografiche. Gli artisti francesi sono arrivati persino a definire un’applicazione informatica denominata eMotion: un software che consente di creare oggetti grafici di varia forma e dimensione, combinandoli con le informazioni provenienti dal mondo reale (ad es. il movimento dei danzatori, lo spazio in cui si muovono, le superfici utilizzate) per poi proiettarli nel luogo dove avviene la performance.
Adrien M/Claire B si approcciano alla tecnologia ponendola allo stesso livello dei performer e della musica che viene utilizzata. Nella messa in scena non c’è la prevalenza dell’uno o altro elemento: ogni cosa avviene contemporaneamente e armoniosamente: danza, immagini, suoni rappresentano un tutt’uno.
Il duo inizia a collaborare spinto dal desiderio di unire l’aspetto ludico delle arti circensi, la spensieratezza proveniente dal mondo della giocoleria, l’eleganza e l’astrazione legata alla danza contemporanea, l’innovazione data dalla virtualità del digitale. Assistere a una performance creata da Adrien M/Claire B significa trovarsi davanti a una tecnologia non più fredda e distante ma che parla un linguaggio rinnovato da sentimenti e poesia, animando un dialogo costante con i ballerini.
Principi che si ritrovano anche in Cinématique: un pezzo che invita gli spettatori a sognare ad occhi aperti e ad abbandonarsi alla gioia, a viaggiare nell’immaginazione, portando alla luce quelle fantasie di bimbo riposte dai tempi dell’infanzia. Ed è proprio il moto dei corpi, a prescindere dalle cause che lo provocano (così come studiato dalla cinematica) la chiave di lettura del sogno a cui si assiste durante la performance. Un susseguirsi di paesaggi virtuali proiettati nello spazio in cui linee, punti, lettere, numeri e figure astratte si alternano, interagendo in tempo reale con i due protagonisti in scena. Le visioni digitali abbracciano fisico e gesti dei ballerini, gli mostrano le vie da percorrere, scherzano con loro, ne assecondano i movimenti.
In Cinématique il pubblico fa fatica a capire dove inizia e finisce il palcoscenico. Superfici piane si amplificano rivelando nuove dimensioni, come a svelare quei desideri di libertà e d’infinito che ognuno porta dentro sé, mentre lettere e punti sembrano comporre racconti finora mai rivelati, in una scrittura che osa riempire pagine sospese nell’aria. Suggestivi territori sconosciuti catturano lo spettatore che si trova ad esplorare mondi alternativi, in cui elementi immateriali e immaginari giocano con le sequenze corporee e i movimenti della danza.
Cinématique sugella il sodalizio tra Romaeuropa Festival e il duo francese. La rassegna romana, infatti, ha già ospitato Adrien M & Claire B: nel 2015 con Le mouvement de l’air e nel 2014 con Hakanaï.
Le mouvement de l’air si presenta come uno spettacolo dove i tre danzatori risultano immersi in visioni apparentemente impossibili: le forme proiettate sembrano prender vita mentre i corpi volano, sfidando la legge di gravità. In questo pezzo le coreografie acrobatiche a contorni digitali delineano un’apertura del linguaggio del corpo ad altri rapporti con il tempo, lo spazio, il mondo intero.
Obiettivo dei due artisti, al di là della ricerca tecnica, è creare un paesaggio onirico in cui tutte le forme e i movimenti, che siano generati dal computer o prodotti dai performer, si compattano dando vita a un suggestivo dialogo. Fonte d’ispirazione per le loro opere è la natura (così come dichiarato nella video intervista seguente) che li spinge a tradurre in teatro quanto c’è di grandioso. In tutto ciò la tecnologia diventa funzionale al racconto che avviene con la performance: le nuvole, il vento, i paesaggi naturali possono essere interpretati tramite gli elementi digitali che accompagnano la messa in scena.
Anche Hakanaï, assolo coreografico, si snoda attraverso i confini di immaginazione e realtà. In giapponese Hakanaï denota ciò che è temporaneo e fragile, evanescente e transitorio, e in questo caso ciò viene espresso dall’alternanza tra il sogno e il mondo materiale, a sottolineare la precarietà della condizione umana.
Accogliamo allora l’invito di Adrien M & Claire B a immergerci nei singolari scenari delle loro opere cedendo al delizioso richiamo verso il gioco, la fantasia, l’immaginazione.
Giannarita Martino
Twitter: @giannarita
23/06/2016
www.romaeuropa.net – www.am-cb.net
Foto: 1.-2. Cinématique di Adrien M & Claire B, ph. Adrien Mondot; 3.-4. Cinématique di Adrien M & Claire B, ph. Raoul Lemercier: 5.-6. Cinématique di Adrien M & Claire B, ph. Magali Bazi; 7. Cinématique di Adrien M & Claire B; 8.-9. Le mouvement de l’air di Adrien M & Claire B, ph. Romain Etienne; 10. -13. Hakanaï di Adrien M & Claire B, ph. Romain Etienne.